Intervento urgente di protezione civile per la sistemazione idraulica di un tratto del fiume Vipacco a salvaguardia della pubblica incolumità e del transito in Comune di Savogna d'Isonzo (GO)

Marzo 2011
Savogna d'Isonzo (GO)

Si sono conclusi i lavori relativi alla sistemazione idraulica di un tratto del fiume Vipacco, in comune di Savogna d’Isonzo, a salvaguardia della pubblica incolumità e del transito. L’intervento urgente di protezione civile (OPI CD7/703) è stato disposto dall’Assessore regionale alla Protezione Civile - Commissario delegato OPCM 3847/2010, ai sensi dell’art. 9 della LR 64/1986 e della OPCM 3847/2010, con Decreto n. 61/CD7/2010 dd. 27/09/2010.

Durante l’evento alluvionale del 18 e 19 settembre 2010 le intense piogge cadute, non solo sulla pianura isontina, ma anche nella vicina Slovenia - causando tra l’altro notevoli problemi per le popolazioni con allagamenti di interi abitati -, hanno contribuito all’ingrossamento del Fiume Vipacco nella parte alta del suo corso che scorre in terra slovena. Il deflusso delle acque del Vipacco è stato in parte ostruito dalla folta vegetazione presente in alveo e da alcuni accumuli di materiale alluvionale in prossimità degli attraversamenti stradali, nonché dalla coda della piena del Fiume Isonzo.

Sulla scorta delle analisi idrauliche, precedentemente condotte per la tratta in esame, è ragionevole supporre che i livelli idrometrici eccezionali raggiunti dalle piene del 25 dicembre 2009,  e del 18-19 settembre 2010, siano, almeno in parte, riconducibili al cattivo stato di manutenzione dell’alveo attivo del fiume Vipacco che presenta la totalità delle sponde, e parte del suo alveo, occupate da bosco di alberi d’alto fusto; il materiale vegetale fluitato dalle acque di piena, e trattenuto dagli alberi presenti, ha di fatto ridotto significativamente le sezioni idrauliche determinando un innalzamento dei livelli tale da ridurre i franchi di sicurezza previsti fino ad annullarli. Tale situazione ha avuto le maggiori ripercussioni nella frazione di Rupa, a valle della S.S. n°55 “dell’Isonzo”, nella frazione di Gabria fino alla confluenza con il fiume Isonzo.

La Protezione civile della Regione ha proseguito, nei giorni immediatamente successivi agli eventi alluvionali, i rilievi sul territorio al fine di verificare lo stato delle opere di difesa e di raccogliere le informazioni utili ad una corretta ricostruzione degli eventi occorsi, notando anche in alcuni punti il formarsi di fenomeni erosivi che potrebbero causare futuri pericoli alle vicine abitazioni nel caso si ripresentassero degli eventi di simile intensità. I lavori sono consistiti principalmente nel taglio di parte della vegetazione arborea ed arbustiva presente sulle sponde e nell’alveo del fiume Vipacco, nel Comune di Savogna d’Isonzo, al fine di aumentare la capacità di deflusso del corso d’acqua in caso di piene.  Sono stati rimossi anche diversi alberi caduti trasportati dalle piene precedenti e che si erano incastrati lungo il corso d’acqua, in particolare in prossimità dei ponti e delle abitazioni. In alcuni tratti dell’alveo, nello specifico a valle del ponte della linea ferroviaria, nei pressi della vecchia rosta in località Rubbia e nei pressi della frazione di Gabria,  si è movimentato il materiale ghiaioso depositatosi negli anni in seguito agli eventi alluvionali al fine di ristabilire la sezione idraulica e permettere il regolare deflusso delle acque. A valle del ponte della strada provinciale, ove esisteva qualche fenomeno puntuale di erosione, si è proceduto alla formazione di scogliere in massi di cava a protezione delle sponde e delle abitazioni limitrofe ed a sistemare delle condotte di smaltimento delle acque meteoriche danneggiate dalle piene