A Palmanova, presso la sede della Protezione civile della Regione, incontro transfrontaliero Italia-Slovenia sulla bonifica bellica

12 Luglio 2007
Palmanova (UD)

Si è svolto giovedì 12 luglio 2007, presso la sede operativa della Protezione civile di Palmanova, l’incontro tra il responsabile del nucleo operativo per la bonifica bellica della Protezione civile della regione di Nova Gorica, l’artificiere Milan Leban accompagnato dal responsabile del servizio d’emergenza Milan Gorkic e due rappresentanti del Comando 1° FOD di Vittorio Veneto che gestisce le operazioni di bonifica bellica di buona parte del territorio nazionale: il Tenente Colonnello Giorgio Treglia ed un suo collaboratore.
La motivazione di tale incontro è la preparazione dell’esercitazione denominata “Le giornate di Protezione civile”, che si svolgerà a Nova Gorica nelle giornate del 18, 19 e 20 ottobre 2007, organizzata dalla Protezione civile slovena. In virtù del Protocollo di collaborazione transfrontaliera siglato il 18 gennaio 2006, la Protezione civile della Regione Friuli Venezia Giulia è stata invitata a collaborare all’organizzazione dell’evento fornendo propri mezzi e uomini e facendo da fondamentale tramite tra le istituzioni italiane quali esercito, vigili del fuoco, corpo forestale e le corrispondenti istituzioni slovene .
Nel corso di questa esercitazione saranno affrontati i temi relativi ai principali rischi che la protezione civile della regione di Nova Gorica si trova ad affrontare: sismicità, incendi boschivi, incidenti stradali e soprattutto  presenza di residuati bellici che dopo il rischio sismico è senz’altro il più importante. In particolare alla tematica del rischio legato al ritrovamento di ordigni bellici sarà dedicata una giornata di convegni e seminari.
Il territorio della regione di Nova Gorica, infatti, durante la Grande Guerra è stato teatro di sanguinose battaglie dove furono utilizzate enormi quantità di materiali esplosivi che ancora oggi a distanza di 90 anni riaffiorano costituendo un serio rischio per la popolazione civile ed è rilevante il fatto che buona parte di tale materiale sia di fabbricazione italiana. Da qui nasce l’esigenza da parte della Protezione civile slovena di comunicare con gli esperti italiani al fine di conoscere le tecniche più efficaci e sicure per il disinnesco degli ordigni.
Le operazioni di bonifica in Slovenia sono state gestite fino al 1996 dalla Polizia, mentre in Italia a tuttoggi sono gestite dall’esercito e pertanto, soprattutto durante il lungo periodo della Guerra Fredda, poche o addirittura nulle sono state le occasioni di confronto e scambio di conoscenze tra esperti italiani e sloveni.
Pertanto l’incontro svoltosi a Palmanova ha consentito la reciproca conoscenza di due gruppi di esperti di bonifica bellica che non avevano mai avuto l’occasione di incontrarsi prima. Il ruolo di mediazione che la Protezione civile della Regione Friuli Venezia Giulia ha svolto in questo caso assume una importante valenza storica. Esso, infatti, può venir letto come un ulteriore contributo a favore di una politica di pace duratura e come simbolo del superamento dei conflitti che in passato esistevano tra Italia e Slovenia nonchè della necessità di superare i confini territoriali per approntare azioni di protezione civile sinergiche ed efficaci.
Nel corso della riunione le due delegazioni hanno avuto una prima occasione per confrontarsi sulle modalità operative in materia di bonifica bellica applicate nei singoli paesi di appartenenza e si sono scambiati l’impegno di favorire ulteriori incontri finalizzati alla miglior e maggior conoscenza delle rispettive strutture in virtù di possibili future collaborazioni.