Oltre 4000 volontari partecipano alla "XII Giornata del Volontariato di Protezione civile" a Udine

5 dicembre 2009
Udine

Sabato 5 dicembre 2009, presso la Fiera di Udine, a Torreano di Martignacco, si è svolta la tradizionale Giornata del Volontariato di Protezione civile organizzata dalla Protezione Civile della Regione, giunta quest'anno alla dodicesima edizione. La manifestazione è stata un momento di ringraziamento nei confronti di tutto il volontariato di Protezione civile del Friuli Venezia Giulia per l'attività svolta nel corso dell'anno, in particolare, nel 2009, per l'impegno profuso dai volontari nell’emergenza terremoto in Abruzzo; sia nelle attività di  soccorso alla popolazione, che in quelle di gestione del Campo Friuli a L'Aquila.

Sul palco delle autorità sono saliti il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e Capo Dipartimento della Protezione civile, dott Guido Bertolaso, il Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, dott. Renzo Tondo, l’Assessore Regionale alla Protezione civile, dott. Riccardo Riccardi e il Direttore centrale della Protezione civile Regionale, dott. Guglielmo Berlasso.
Dopo i saluti del Sindaco di Martignacco, Marco Zanor, che ha ricordato l’importanza per i Comuni della presenza sul territorio dei gruppi comunali di Protezione civile, ha preso la parola l’Assessore Regionale Riccardo Riccardi, che ha ringraziato il Presidente Tondo per la delega alla Protezione civile, delega ambita ed importante ma che richiede di essere retta con la massima responsabilità. Riccardi ha quindi voluto esprimere il suo ringraziamento ai 12.000 volontari del Friuli Venezia Giulia, definendoli “questo straordinario e meraviglioso esercito di solidarietà”, ma anche ai sindaci e ai tecnici della Direzione regionale guidati dal Direttore Berlasso che ormai, dopo aver affrontato le diverse emergenze che hanno colpito il territorio regionale, hanno sviluppato tecnica e competenze per  fronteggiare in modo scientifico sia le emergenze che le attività di prevenzione. L’assessore ha quindi elogiato i volontari perché, oltre a portare soccorso alle popolazioni colpite, sono per esse segno di speranza e simbolo di solidarietà.
Infine l’Assessore Riccardi ha voluto ringraziare il Sottosegretario Bertolaso non solo per le ingenti risorse che il Dipartimento ha stanziato a favore del Friuli Venezia Giulia ma anche per essere stato costante punto di riferimento nei momenti difficili e una guida, ferma e lungimirante,  del sistema nazionale di Protezione civile ed ha concluso rivolgendosi a Bertolaso, vista la sua decisione di lasciare dopo otto anni l’incarico di Capo dipartimento: “siamo certi di trovarti a bordo di qualche altra nave: per te il Friuli Venezia Giulia sarà sempre un porto in cui attraccare”.
Il Presidente Tondo ha esordito dicendosi orgoglio della Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia ed ha aggiunto “riconosciuta come una delle migliori d'Italia e d’Europa: è il simbolo di un Friuli Venezia Giulia che reagisce alle emergenze, alle catastrofi naturali e che saprà reagire anche ai tempi difficili che stiamo attraversando". Il presidente della Regione ha sottolineato che i cambiamenti o si gestiscono oppure si subiscono: “la Protezione civile ha saputo gestire il cambiamento ed è un cambiamento che fa onore a tutti quelli che hanno creduto in questa grande realtà” lodando in tal modo l’operato dell'Assessore Riccardi e dei  precedenti assessori regionali alla Protezione civile: Lenna e Moretton. Il Presidente ha voluto esprimere un ringraziamento "dovuto, sentito, e non retorico” a tutti i volontari del Friuli Venezia Giulia per l’impegno dimostrato e per le rinunce fatte per dedicarsi a questa attività.
Il presidente della Regione ha quindi consegnare la medaglia d'oro al Capo Dipartimento Bertolaso ''per la prestigiosa opera profusa per la comunità in occasione degli eventi calamitosi che hanno colpito la Regione''. Tondo, durante la consegna, ha ricordato Zamberletti, dicendo che egli è stato nel 1976 durante il post terremoto in Friuli un simbolo dello Stato che c’è e che funziona, e concludendo con l’affermazione: “per noi oggi questo simbolo dello Stato che c’è e che funziona è Guido Bertolaso!”.
Il capo dipartimento ha esordito riaffermando di voler “rientrare nel mio mondo, quello del volontariato”, ha quindi aggiunto "Se oggi mi avete dato una medaglia d'oro per ciò che la Protezione civile nazionale ha fatto per il Friuli Venezia Giulia, allora voi volontari meritate un monumento d'oro per ciò che avete fatto per il resto d'Italia". Il Sottosegretario ha quindi ricordato il lavoro attuato in questi otto anni per realizzare un vero Servizio nazionale di protezione civile, sottolineando che molto è stato fatto ma ancora tanto c’è da fare, ed ha detto: “Finché anche nelle altre regioni italiane non ci sarà una protezione civile come questa del Friuli Venezia Giulia non potremo stare tranquilli”.
Bertolaso ha voluto sottolineare che il sistema nazionale di protezione civile è ora una struttura credibile, apprezzata in Europa e nel mondo. Una squadra composta da veri professionisti, ove ognuno, anche il volontario più giovane o meno esperto, ha su di sé una grande responsabilità ed è compartecipe dei risultati ottenuti. Ed ha concluso: “Il 6 aprile voi avete stupito tutto il mondo. A chi ci aspettava al varco, a chi insinuava prima di quella tragedia che la Protezione civile italiana non sarebbe stata in grado di gestire una vera emergenza, noi abbiamo risposto con i fatti”.
Alla fine dell'intervento gli oltre quattromila volontari presenti, tutti in piedi, hanno salutato il Capo Dipartimento con un lungo e caloroso applauso e con un grande striscione con la scritta “Grazie Guido”.

Durante la manifestazione, in segno di riconoscimento per l’opera svolta, sono stati consegnati ai volontari i distintivi dell’emergenza Abruzzo e gli attestati di pubblica benemerenza del Dipartimento della protezione civile (DPCM 19 dicembre 2008).