
A seguito dell’emergenza neve in Abruzzo e nelle Marche dello scorso gennaio, la protezione Civile della Regione è stata attivata dal Coordinamento delle Regioni, in capo alla Provincia Autonoma di Trento, su richiesta del Dipartimento Nazionale.
La macchina dell’emergenza del Friuli Venezia Giulia si è subito attivata e la prima colonna mobile dei soccorsi è partita verso le aree colpite venerdì 20 gennaio all’alba.
La colonna mobile, formata da uomini e mezzi del sistema integrato di protezione civile regionale, era composta da 79 volontari appartenenti a 32 gruppi comunali rappresentativi dell’intero territorio regionale: da Arta Terme a Grado passando per il piccolo Comune di Ligosullo, tutti e quattro i capoluoghi di provincia e altri che per brevità, non menzioniamo ma che ringraziamo per la pronta attivazione. I volontari dei Gruppi Comunali di protezione Civile sono stati seguiti e coordinati da 4 funzionari della Protezione Civile Regionale che hanno attivato e mantenuto i contatti con i referenti locali, regionali e nazionali di Protezione Civile e organizzato le attività in loco secondo priorità e direttive dettate dalle amministrazioni comunali e dai Sindaci che sono il primo organo di Protezione Civile sul territorio.
La situazione nella località assegnata, il Comune di Montorio al Vomano nel teramano, è risultata particolarmente critica. L’ attività di soccorso prestata dai volontari dei Gruppi Comunali è stata essenziale per ripristinare la sicurezza, garantire l’incolumità delle persone e un livello minimo di normalità.
Gli interventi più impegnativi hanno riguardato le frazioni di Cusciano e Altavilla, completamente isolate da giorni per le intense nevicate.
Le tipologie di intervento tipo si possono riassumere di seguito in:
sgombero neve su strade
ripristino viabilità interna
ripristino viabilità pedonale
ripristino dell’accesso alle abitazioni
taglio di alberi caduti che ostruivano la viabilità
ripristino delle condizioni di utilizzo del cimitero di Altavilla
predisposizione di piazzole e accessi per il ripristino di servizi essenziali quali il posizionamento di generatori
Il giorno successivo sabato 21 gennaio è partita la seconda colonna mobile con uomini e mezzi del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico FVG (CNSAS) e del Corpo Forestale Regionale coordinati da una funzionaria della Protezione Civile della Regione.
La destinazione dei soccorsi è stata la provincia di Teramo in Abruzzo dove l’emergenza neve ha causato l’interruzione della viabilità e dei servizi a rete (acqua, luce, gas), essenziali alla sopravvivenza e creato gravi problemi di isolamento dei borghi e delle frazioni dei tanti Comuni appenninici coinvolti.
Prima destinazione il Comune di Arsita nel teramano. I soccorritori sono stati impegnati in diverse missioni di trasporto viveri e carburante agli abitanti di frazioni e località isolate raggiunte con le motoslitte o con gli sci. Si è provveduto a soccorrere anche grandi e piccoli allevamenti diffusi sul territorio per portare soccorso, foraggio e mangimi agli animali.
Nei giorni successivi, squadre miste di forestali e volontari del CNSAS hanno prestato soccorso presso il Santuario di Isola del Gran sasso e nel Comune di Cermignano per liberare le coperture dal pericolo costituito dal peso della neve.
Concluse le attività il gruppo misto ha raggiunto il Comune di Montorio al Vomano per ricongiungersi con la prima coonna di soccorso e ha operato per ripulire le coperture degli edifici dalla neve in località Cusciano e Altavilla.
Un squadra specializzata costituita da un volontario del CNSAS e un tecnico forestale ha operato a supporto del Settore viabilità della provincia di Teramo per la verifica della sicurezza in relazione al rischio valanghe, realizzando i necessari rilievi.
Gli indicatori prestazionali rilevatori dell’entità del lavoro svolto dagli operatori del soccorso sono le ore totali di valoro pari a circa 2.200 e le distanze percorse coi mezzi di soccorso pari a 2.200 km nel periodo di permanenza.
I Sindaci e le amministrazioni abruzzesi hanno manifestato la propria gratitudine per il lavoro svolto e il grande aiuto per la risoluzione dell’emergenza complimentandosi per la tenacia, l’efficienza e lo spirito di abnegazione dimostrato. L’ammirazione della gente che ha riconosciuto di avere imparato molto da noi e dal nostro operato.
Riportiamo alcune considerazioni della funzionaria di PCR che ha operato nel corso di questa emergenza e che risultano particolarmente significative per delineare i tratti di particolare difficoltà della situazione. “In tutta la mia esperienza di protezione civile posso dire di avere vissuto una situazione particolarmente difficile in questa emergenza, per motivazioni legate soprattutto alla difficoltà delle comunicazioni sia telefoniche che veicolari che hanno rallentato i soccorsi e reso complicato il coordinamento a tutti i livelli degli aiuti e dei soccorsi”.
Continua l'analisi evidenziando un elemento di positività “forse per questo, per questa particolare complessità che ha fatto da sfondo a questa emergenza, l’intervento della nostra regione con le diverse componenti del sistema di protezione civile è stato degno della stima di coloro che abbiamo soccorso, aiutato e salvato dell’incertezza di quei tragici momenti. La professionalità dei colleghi del Corpo Forestale Regionale è stata per me fondamentale; ho potuto contare sul loro aiuto, sul fatto che nonostante la situazione complessa, hanno mantenuto la calma, ma soprattutto la lucidità che ci ha consentito di valutare di volta in volta la situazione e trovare la soluzione più efficace dei problemi e organizzare al meglio gli interventi. Sono stati determinanti l’entusiasmo, la forza e l’instancabilità dei volontari del Soccorso alpino, la straordinaria capacità di tutti di fare gruppo indipendentemente dal logo stampato sulla giacca azzurra, rossa o verde..”
Conclude ricordando anche il ruolo della Regione Friuli Venezia Giulia “Il coordinamento interno della Regione e la capacità di ottimizzare risorse, mezzi, attrezzatture, tempi e agire in modo speditivo ma certosino, per pulire le strade, alleggerire i tetti dalla neve e qualsiasi altra azione volta a ripristinare la normalità nelle cittadine colpite dall’emergenza; tutti questi elementi hanno donato a tutti noi, alla fine di ogni giornata di lavoro, la soddisfazione sul volto e nel sorriso, per avere fatto un buon lavoro, per essere stati utili, per aver portato laggiù il meglio del nostro territorio”.
Colonna mobile soccorsi PCR
Attività emergenza neve 20 – 24 gennaio
79 volontari impegnati
4 funzionari PCR
Colonna integrata soccorsi PCR -CNSAS- Forestali FVG
Attività emergenza neve 21 – 26 gennaio
14 volontari soccorso alpino
8 forestali
1 funzionario PCR