L’Assessore regionale alla protezione civile con decreto numero 891/PC/2009 di data 24 agosto 2009, ha autorizzato l’intervento (OPI 670) per ridurre la condizione di insalubrità dei luoghi attraversati dal Torrente Corno, a tutela della salute pubblica, nelle aree cittadine, in Comune di Gorizia.
Il Comune di Gorizia ha chiesto un intervento di protezione civile in quanto nei mesi estivi, quando le temperature hanno raggiunto valori superiori ai 35 gradi, si è accentuata l’esposizione alla situazione di insalubrità per la popolazione residente in prossimità al Torrente Corno.
I sopralluoghi effettuati dai tecnici della Protezione civile della Regione, in collaborazione con i tecnici del Comune di Gorizia, hanno consentito di mettere in evidenza i principali punti di ristagno delle acque insalubri che sono fonte di emanazione dei cattivi odori denunciati, ad iniziare dal breve tratto di canale scoperto, circa 10 m, posto a ridosso del confine di Stato in prossimità delle vie San Gabriele e dei Catterini. In questo punto, il torrente entra in territorio italiano attraversando in condotta interrata i sedimi stradali e ferroviari presenti immediatamente a monte della linea di confine. Il canale cementato riprende a correre interrato subito dopo la breve finestra a cielo aperto dalla quale, come detto, fuoriescono i cattivi odori.
Inoltre, i sopralluoghi hanno consentito di mettere in luce altri punti di particolare diffusione degli odori molesti posti a valle dello sbocco della condotta interrata in zona Valletta. In questo punto le opere di rivestimento dell’alveo in cemento sono state completamente distrutte, a seguito di eventi di piena, per un’estensione di circa 20 m dall’attuale punto di uscita all’aperto del tratto tombinato.
Da ulteriori approfondimenti è risultato che anche la condotta fognaria che corre in sponda sinistra del tratto rivestito del corso d’acqua è stata danneggiata dalle piene che si sono verificate in questi anni. Inoltre da un sopralluogo congiunto effettuato con IRIS Acque Società che gestisce per conto del Comune tutto il ciclo delle acque e con i tecnici del Comune di Gorizia si è rilevato che la condotta fognaria che proviene dal Corno e prosegue lungo la Via Lungo Isonzo Argentina, non funziona correttamente per garantire l’afflusso delle acque verso il depuratore comunale.
Preliminarmente ad ogni altro lavoro sarà eseguito un intervento di verifica della funzionalità della condotta fognaria che corre in sinistra idrografica del Corno e l’eventuale sistemazione dei tratti interrotti anche mediante l’eventuale ripristino dello sfioratore esistente nella zona di Via Lungo Isonzo Argentina.
Gli interventi che riguarderanno la realizzazione di opere puntuali atte ad eliminare il ristagno delle acque ed impedire la libera diffusione degli odori, a partire dal tratto scoperto presso il confine di Stato ove si provvederà a realizzare una copertura temporanea del breve tratto di 10 m.
Per impedire il ristagno delle acque insalubri nella zona della Valletta e di viale Oriani, con l’intervento di protezione civile si provvederà a ripristinare le condotte esistenti lungo la parte canalizzata a cielo aperto al fine di facilitare il rapido deflusso delle acque di magra, il cui ristagno è la principale causa dei disagi denunciati. Sarà inoltre posta in opera una condotta provvisoria, nella sezione di magra del tratto cementato, per garantire il deflusso delle acque provenienti dalla Slovenia e ridurre la diffusione degli odori.
L’impresa appaltatrice ha ripristinando una pista esistente che da via Nievo permetterà di raggiungere il Torrente Corno nel tratto dove finisce il rivestimento in calcestruzzo e sta ora lavorando per ripristinare l’alveo canalizzato e per posare una nuova condotta provvisoria. Risalendo verso monte si raggiungerà la zona della Valletta, dove oltre al ripristino del tratto di rivestimento in calcestruzzo crollato a seguito delle piene, si cercherà di immettere il più possibile di acque reflue nella condotta fognaria comunale che porta al depuratore.
Tutti i lavori rivestono comunque il carattere di provvisorietà in attesa dell’intervento generale di sistemazione dell’intero bacino del Torrente Corno.
settembre 2009
Gorizia