A Palmanova, presso la sede della Protezione civile della Regione, si è svolto nei giorni 18 e 25 giugno, il primo corso base per i volontari di protezione civile al fine di fornire le nozioni fondamentali per effettuare gli interventi minimi necessari sui beni culturali mobili, archivistici e librari in caso di calamità.
Il corso è frutto della Convenzione tra la Soprintendenza belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia e la Protezione civile della Regione finalizzata a favorire le iniziative di promozione delle attività istituzionali per la salvaguardia del patrimonio culturale.
Il corso, suddiviso in parte teorica ed esercitazioni pratiche, è stato organizzato dalla Soprintendenza belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia in collaborazione l’ERPAC (Ente regionale per il patrimonio culturale), l’Ufficio beni culturali dell’Arcidiocesi di Udine e l’Associazione SOS Archivi di Roma. Oltre 50 i volontari di protezione civile presenti alle due giornate formative appartenenti ai Gruppi comunali di Cividale del Friuli, Codroipo, Gorizia, Gradisca d’Isonzo, Palmanova, Rivignano Teor, San Vito al Tagliamento, Spilimbergo, Tolmezzo, Trieste, Udine Valvasone Arzene assieme a funzionari della Protezione civile della Regione.
Nello specifico i funzionari della Soprintendenza hanno indicato i riferimenti legislativi, illustrato la nozione di bene culturale, gli elementi di catalogazione per la conoscenza e la messa in sicurezza dei beni mobili, la Direttiva MiBACT 23 aprile 2015 relativa alle “Procedure per la gestione delle attività di messa in sicurezza e salvaguardia del patrimonio culturale in caso di emergenze derivanti da calamità naturali” e spiegato le schede ministeriali di pronto intervento tramite alcuni esempi di compilazione.
Le storiche dell’arte del Laboratorio di restauro della Soprintendenza e dell’ERPAC, hanno illustrato le tipologie e le caratteristiche di beni mobili storico artistici quali tele, sculture, arredi tessuti, beni archivistici e librari e hanno fornito indicazioni sulle diverse criticità relativamente alle procedure di messa in sicurezza movimentazione, imballaggio, trasporto e stoccaggio ditali beni.
Il direttore dell’Ufficio beni culturali dell’Arcidiocesi di Udine ha presentato il Protocollo attuativo MiBACT-CEI, nell’ambito di una vasta rassegna sui beni immobili e mobili di proprietà ecclesiastica.
Le Restauratrici dell’Associazione S.O.S. Archivi di Roma hanno sottolineato l’importanza di un Archivio e le procedure di coordinamento in caso di messa in sicurezza di beni archivistici e librari e, successivamente hanno svolto, insieme a i volontari, un’esercitazione pratica sulla movimentazione ed imballaggio di tali beni.
Nel pomeriggio del giorno 25 giugno i volontari, sotto la direzione e supervisione delle restauratrici e dei funzionari della Soprintendenza, hanno simulato, in uno scenario post sisma, la messa in sicurezza di alcuni beni artistici situati all’interno della chiesa di San Francesco a Palmanova, procedendo all’analisi della situazione dello stato di fatto del bene artistico, alla sua rimozione, alla compilazione della Scheda di accompagnamento del bene rimosso, all’imballaggio ai fini del trasporto e alla rimessa in opera.
Un ringraziamento particolare al sig. Parroco di Palmanova per la disponibilità e la preziosa collaborazione prestata.
Le attività previste dalla Convenzione proseguiranno nell’ambito dell’esercitazione FVG40exe programmata per settembre nell’ambito delle manifestazioni a ricordo del 40° anniversario del sisma del 1976 e successivamente con nuove edizioni del corso per dare la possibilità ad altri Gruppi comunali di formare squadre di volontariato di protezione civile preparate ad intervenire per questa fondamentale attività a salvaguardia del nostro patrimonio culturale.