Caratteristiche strutturali

Caratteristica del territorio e conseguenza del suo assetto strutturale è la distribuzione di queste rocce, a grandi linee, secondo fasce allungate in senso est-ovest e di età via via più recente procedendo da nord verso sud. Si assiste pertanto ad una relativa continuità litologica di terreni abbastanza coevi in direzione parallela, mentre i terreni più antichi sono diffusi a nord, nella Catena Carnica, e quelli più recenti nelle fasce collinari pedemontane per giungere ai depositi quaternari della Pianura Friulana.

Fanno eccezione a questo quadro i settori laterali: il Carso, la cui appartenenza al dominio dinarico comporta la distribuzione di fasce di formazioni geologiche orientate secondo la direzione NO-SE e di età non in sequenza con la distribuzione meridiana sopra citata e il settore veneto in cui la rotazione delle strutture plicative e disgiuntive porta a distribuzioni areali delle formazioni rocciose piuttosto irregolari.

Foto satellitare della Regione con le principali lineazioni tettoniche
Foto satellitare della Regione con le principali lineazioni tettoniche

Dal punto di vista tettonico si riscontrano nel Friuli-Venezia Giulia le risultanze di due Orogenesi: quella ercinica e quella alpina. La prima si è manifestata dal Devoniano medio alla fine del Permiano, la seconda ha avuto inizio nel Triassico ma massima attività a partire dal Miocene per continuare fino ad oggi, almeno per alcuni settori del territorio, come dimostrato dall’intensa attività sismica storica ed attuale che li interessa.

Il quadro strutturale è quindi particolarmente complesso, in quanto se è vero che gli effetti della fase tettonica più antica sono ovviamente limitati ai terreni paleozoici della Carnia, essi sono spesso mascherati dagli effetti della tettonica alpina che si è sovrimposta sui terreni già strutturati, riprendendo talora antichi elementi di deformazione.

In genere, nella regione, risulta un quadro di strutture altamente compressive che hanno portato al massimo raccorciamento crostale di tutte le Alpi, con riduzione (lungo la fascia meridiana passante per Venzone) ad un terzo degli originali spazi occupati dalle coperture sedimentarie prima della loro tettonizzazione.

Nel settore montano del Friuli Venezia Giulia domina infatti uno stile tettonico a scaglie embriciate, spesso molto fitte e serrate, facilitate nella loro impostazione dalla presenza di livelli evaporitici (gessi), o comunque plastici (argilliti, marne, ecc.) lungo i quali le masse si sono scollate, sovrascorse ed accavallate.

Nel settore pedemontano più esterno, cioè nei colli affacciati all’alta pianura friulana, sono prevalenti invece le strutture a pieghe, data anche la presenza in questo settore delle rocce cenozoiche a comportamento prevalentemente plastico.
Si possono riconoscere tre sistemi principali: il sistema strutturale E-W, il sistema strutturale NE-SW e, infine, il sistema strutturale NW-SE, oltre alle cosiddette strutture sepolte.