Si è tenuta nella mattinata di giovedì 15 gennaio 2009, presso il Centro operativo della Protezione civile di Palmanova, la conferenza stampa per la presentazione del “Progetto cordone ombelicale”, che prevede la raccolta e il trasporto delle unità di sangue cordonale dai punti nascita del Friuli Venezia Giulia alla "Banca del Sangue del Cordone Ombelicale” di Padova.
All’incontro hanno preso parte l’Assessore regionale alla Protezione civile, arch. Vanni Lenna, l’Assessore alla Salute e Protezione Sociale, dott. Vladimir Kosic, il Direttore centrale della Protezione civile della Regione Friuli Venezia Giulia, dott. Guglielmo Berlasso, il Consigliere regionale Paolo Ciani, la dott.ssa Bianca Maria Aveni dell’ADISCO (Associazione Donatrici Italiane Sangue Cordone Ombelicale), la dott.ssa Nora Coppola del Servizio assistenza sanitaria della Direzione centrale salute e protezione sociale, il dott. Vincenzo De Angelis del Coordinamento Regionale Attività Trasfusionali della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, il dott. Antonio Breda del Coordinamento Regionale Attività Trasfusionali del Veneto, la dott.ssa Roberta Destro dell’Attività della “Banca del Sangue del Cordone Ombelicale” di Padova e il dott. Roberto Simeone del Dipartimento Interaziendale di Medicina Trasfusionale IRCCS “Burlo Garofolo” di Trieste.
L’Assessore Lenna, nel presentare le peculiarità del progetto, ha sottolineato l’importanza a livello logistico fornita dai volontari di Protezione civile che con i mezzi in dotazione ai Gruppi comunali trasporteranno i campioni di sangue cordonale alla “Banca del Sangue di Cordone Ombelicale” di Padova. L’arch. Lenna ha quindi rimarcato il valore dell’attività dei volontari di Protezione civile «patrimonio inestimabile della nostra Regione» sempre in prima fila quando c’è da prestare soccorso o da mettersi a disposizione a scopo di solidarietà.
L’Assessore Kosic, ringraziando tutti quanti si sono impegnati per la realizzazione di questo progetto, ha evidenziato come iniziative del genere nascano dal perfetto connubio tra le istituzioni e il volontariato, dove la reciproca collaborazione permette la concretizzazione di progetti dal così alto valore umano e morale.
La dott.ssa Aveni, dopo aver ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla messa in atto di questo progetto, si è detta estremamente soddisfatta per quella che definisce la «realizzazione di un sogno» portato avanti da anni con impegno e passione.
La dott.ssa Coppola ha illustrato gli obiettivi, gli interventi e le fasi operative del progetto "Rete regionale raccolta sangue cordone ombelicale". In particolare ha poi descritto l'attività di standardizzazione delle procedure e quella di formazione del personale attuata nei centri di raccolta.
La dott.ssa Roberta Destro, dopo aver illustrato in termini statistici l’evoluzione del trasporto e del banking di sangue cordonale, ha evidenziato i notevoli progressi compiuti negli ultimi anni in questo campo.
Il dott. Breda e il dott. De Angelis si sono quindi soffermati sull’importanza della creazione di una rete, prima regionale, poi nazionale, che possa velocizzare e coordinare al meglio le procedure per la raccolta di sangue cordonale.
Il Direttore Berlasso, dopo aver ringraziato per la collaborazione tutti i volontari di Protezione civile che hanno dato la propria disponibilità, oltre 725 appartenenti a 123 Comuni, e le Istituzioni che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto, ha brevemente illustrato la fase logistica e le modalità di trasporto con alcune peculiarità come il tracciamento GPS/GSM che permette alla Sala Operativa della Protezione civile di Palmanova di seguire in tempo reale la posizione dei contenitori di sangue cordonale.
Il dott. Simeone, nel suo intervento, ha spiegato come viene effettuato il prelievo e quanto sia importante la raccolta del sangue del cordone ombelicale per la cura di alcune patologie, sottolineando, inoltre, il valore di una corretta attività informativa unita ad un'efficace opera di formazione degli operatori coinvolti nel progetto.
Il Consigliere Ciani, nel ringraziare tutti i presenti e tutti coloro che si sono impegnati nell'iniziativa, ha infine messo in rilievo il profondo valore di civiltà e di solidarietà che contraddistingue azioni di questo tipo.
- 1
- 2