Evento di chiusura del Programma Interreg IIIA ITALIA-AUSTRIA 2000-2006. Consegnata una targa alla Protezione civile della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per il progetto "Reti Sismologiche senza frontiere nelle Alpi sud-orientali"

5 novembre 2008
Udine

Mercoledì 5 novembre 2008, presso l’Auditorium della sede della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia di Udine, si è svolta la giornata di chiusura del Programma di cooperazione transfrontaliera Interreg IIIA Italia-Austria 2000-2006. La Protezione civile Regionale ha contribuito al programma d’iniziativa comunitaria con il progetto “Reti Sismologiche senza frontiere nelle Alpi sud-orientali”. Finalità del progetto, una migliore e più stretta collaborazione tra comunità sismologiche, specialmente nelle aree esposte a rischio sismico come la regione Alpe-Adria – della quale il Friuli Venezia Giulia fa parte –, attraverso lo scambio di dati sismologici in tempo reale, o “quasi reale”, tra le Istituzioni governative e scientifiche di Italia, Austria e Slovenia.

Il progetto ha coinvolto, come soggetti beneficiari, la Protezione civile della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per l’Italia e lo Zentralanstalt für Meteorologie und Geodynamik, Hauptabteilung Geophysik (ZAMG-AUT) di Vienna per l’Austria e, come soggetti attuatori, il Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli Studi di Trieste (DST-ITA) e l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS-ITA) di Trieste con la collaborazione dell’Urad za seizmologijo, Agencija Republike Slovenije za okolje (ARSO-SLO) di Lubiana per la Slovenia.

Tra i punti realizzati dal progetto “Reti sismologiche senza frontiere nelle Alpi sud-orientali”:

• la creazione di un centro di raccolta dati in tempo reale presso la Sala Operativa Regionale (SOR) di Palmanova e l’adattamento del centro di raccolta dati di Vienna per questi scopi;
• l’individuazione e la realizzazione di uno o più sistemi di connessione dati efficienti e sicuri tra le stazioni ed i centri di raccolta;
• la ridefinizione della geometria attuale delle reti sismologiche in funzione della migliore copertura possibile delle aree potenzialmente pericolose a ridosso dei confini di stato;
• la programmazione dei comportamenti e degli interventi comuni in caso di forti terremoti;
• la calibrazione omogenea della strumentazione. I parametri effettivi della risposta strumentale sono necessari per la stima della magnitudo e la determinazione dei parametri di sorgente degli eventi.