La conoscenza del territorio regionale è l’elemento vincente per la sua corretta gestione. Ciò significa non soltanto avere una memoria storica personale di paesi, infrastrutture, morfologie, idrografie, ecc. ma anche la possibilità di utilizzare una base comune sulla quale poter efficacemente condividere le conoscenze con tutti gli operatori, siano essi tecnici regionali, Enti di ricerca, professionisti o chiunque altro operi ogni giorno sul terreno.
Per questi motivi già da molti anni la Regione si è dotata di fondamentali elementi cartografici, dapprima puramente cartacei, sino ad arrivare a una vera e propria cartografia digitale oggi disponibile in due diverse scale:
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CRN (Carta Regionale Numerica) scala 1:25.000
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CTRN (Carta Tecnica Regionale Numerica) scala 1:5.000
La CRN – Carta Regionale Numerica è restituita partendo da fotogrammi alla scala 1:70.000/75.000 che sono stati realizzati negli anni 1988/89.
La cartografia CTRN permette un dettaglio di notevole qualità/quantità essendo prodotta mediante restituzione numerica di fotogrammi alla scala media di 1:8.000/1:9.000, che garantiscono una precisione metrica equivalente a quella della scala 1:2.000.
Entrambe le cartografie vettoriali contengono molteplici informazioni, restituite da aerofotogrammetria ed integrate da ricognizione a terra, suddivisi nei seguenti livellii:
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orografia
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idrografia
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vegetazione
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edifici, costruzioni e attrezzatrure
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viabilità e ferrovie
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reti tecnologiche e impianti di servizio
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elementi divisori del terreno
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limiti amministrativi
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punti noti e derivati
La cartografia è restituita in coordinate planimetriche nel sistema nazionale Gauss-Boaga fuso est, con un taglio delle diverse squadrature sottomultiplo della cartografia IGM scala 1:50.000.
La scelta di utilizzare una o l’altra cartografia dipende ovviamente dal livello di dettaglio necessario al proprio lavoro, mantenendo sempre ben chiaro che, per quanto ci si possa spingere ad elevati livelli di zoom con la cartografia vettoriale, questa risponda ai requisiti di dettaglio propri della scala nominale alla quale è stata creata.
A questa cartografia sono stati poi affiancati i due voli per la creazione della ortofotocarta, che riportano una “immagine” georeferenziata della Regione.
Nel 1998 è stata prodotta la prima ortofotocarta con una una risoluzione di 1 m/pixel con suddivisione nominale delle diverse immagini secondo la squadratura per sezioni 1:10.000, corredata da un modello digitale del terreno della Regione a matrice con spaziatura 40 m.
Nel 2003 il nuovo volo ha portato alla realizzazione di una nuova ortofotocarta, migliorando la risoluzione, portata al valore di 0,5 m/pixel. Nelle immagini sottostanti si ha un confronto fra ortofotocarta (0,5 m/pixel) ed ortofoto ad alta risoluzione.
Protezione Civile della Regione – NICE (Nucleo Informatico di Cartografia Elettronica)
Al fine di supportare le quotidiane necessità della Protezione Civile della Regione nella gestione delle emergenze, nella pianificazione degli interventi sul territorio ed in tutte le attività di prevenzione, presso la sede di Palmanova è stato creato l’ufficio cartografico NICE (Nucleo Informatico di Cartografia Elettronica). Tale ufficio raccoglie tutta la cartografia regionale nel proprio sistema informativo geografico (GIS) e si occupa di sviluppare e rendere fruibili nuovi dati, nuovi rilievi, nuovi elementi informativi.
Per fini di tutela della pubblica incolumità, negli ultimi quattro anni la Protezione Civile ha infatti prodotto nuovi rilievi del territorio utilizzando strumentazione avanzata quale laserscan da elicottero e da terra, ortofoto ad alta risoluzione (~15 cm/pixel), rilievi topografici di dettaglio.
Tutti questi dati possono essere utilizzati nel sistema informativo geografico (GIS) in uso presso gli uffici della Protezione Civile, ciò significa che dati cartografici di “sfondo” possono essere sovrapposti ad elementi grafici georiferiti che hanno una diretta correlazione con uno o più database. Tali capacità del GIS hanno permesso di svolgere diverse attività “territoriali” che spaziano dalla perimetrazione delle aree allagate durante l’alluvione della pianura pordenonese nel 2002, alla perimetrazione dei dissesti dell’alluvione del 29 agosto 2003 in Val Canale - Canal del Ferro alla preparazione logistica della manifestazione delle Frecce Tricolori a Rivolto nel settembre 2005
La perimetrazione delle aree allagate a causa dell’evento alluvionale occorso nella pianura pordenonese nel novembre 2002 è stata prodotta sulla base di una ricognizione aerea con copertura fotografica digitale tradizionale. Questo metodo speditivo si è rivelato molto efficace, mettendo in luce le aree ancora allagate nel momento del sorvolo e tutti i terreni ancora imbibiti d’acqua, che sono stati riportati con un lavoro di digitalizzazione di pochi giorni nel GIS della Protezione Civile. A seguito dei rilievi a terra sono poi confluiti altri dati inerenti opere idrauliche minori, fontanazzi, rotture arginali, che hanno portato alla creazione di una carta dell’alluvione della pianura pordenonese, che è stata la base per tutti i lavori di ripristino e di messa in sicurezza del territorio, fino a tutta la programmazione delle opere di rinforzo arginale dei principali corsi d’acqua.
La perimetrazione dei dissesti dell’alluvione del 29 agosto 2003 in Val Canale - Canal del Ferro è stata resa possibile grazie ad un repentino rilievo aereo della zona nei due giorni successivi l’evento, sia con laser scan che con ortofoto ad alta risoluzione. Ciò ha portato alla produzione finale di una carta dei dissesti contenente la perimetrazione di oltre 1100 fenomeni franosi e di una decina di aree a criticità idraulica in soli cinque mesi.
In occasione della manifestazione di Rivolto 2005 delle Frecce Tricolori una parte della complessa organizzazione logistica, per garantire la sicurezza del pubblico, è coincisa con la predisposizione di una cartografia comune per tutti gli operatori (Protezione Civile, Polizia Stradale, Polizia, Municipale, ecc.) contenete un’accurata pianificazione di viabilità, zone di controllo, vie preferenziali, aree interdette.
E’ continuo lo sviluppo di nuove funzioni di usufruibilità dei dati cartografici informatici; è stata ultimamente terminata la creazione di immagini raster georeferenziate di tutta la cartografia CRN e CTRN che sarà di estrema utilità per tutti gli operatori che necessitano di un supporto cartografico di sfondo nelle loro applicazioni, molto agile e leggero. Il GIS della Protezione Civile comprende anche un prezioso database contenente tutta la toponomastica (città, paesi, monti, ecc.) del Friuli Venezia Giulia, georiferita sulla base della cartografia CTRN, che permette una perfetta padronanza del territorio anche a chi non conosca personalmente tutte le località della nostra Regione.