ATTIVITA'

Le attività svolte dai Gruppi comunali sono costituite da:

  • esercitazioni
  • formazione
  • prevenzione

Tali attività sono promosse e coordinate dalla protezione civile regionale quale momento di verifica della funzionalità dei sistemi di accertamento, comando e controllo e del grado di efficacia ed efficienza operativa delle risorse umane e materiali da impiegare in emergenza. Fondamentale rilevanza riveste inoltre l’attività formativa specialistica destinata agli operatori di protezione civile e le attività di informazione – formazione rivolte a tutti i cittadini, affinché i precetti di prevenzione di base entrino a far parte integrante del bagaglio conoscitivo e culturale della popolazione.

Esercitazioni

Sono finalizzate ad attuare dei sistemi di comando, controllo e gestione eventi  e sono organizzate in collaborazione e con il coordinamento della Protezione civile regionale. Le esercitazioni tendono a verificare:

  • l’addestramento operativo dei volontari
  • la conformità fra Piano comunale di protezione civile e procedure di intervento
  • la sinergia delle forze di volontariato in campo
  • i collegamenti e il coordinamento con le strutture di livello superiore (Protezione civile della Regione e Sala Operativa Regionale)

Le esercitazioni si distinguono in:

  • esercitazione comunale o di associazione, svolta dal singolo Gruppo comunale o Associazione;
  • esercitazione di distretto, svolta da più Gruppi Comunali, Associazioni ed Enti appartenenti al Distretto;
  • esercitazione sovracomunale, realizzata con la partecipazione dei Gruppi comunali, Associazioni ed Enti appartenenti a tutta la Regione.

Prevenzione

La prevenzione si attua attraverso la corretta  gestione del territorio, delle risorse umane, dei mezzi e delle  attrezzature. Sono attività di prevenzione quelle finalizzate alla tutela e salvaguardia del territorio e alla messa in opera di opere di difesa e mitigazione degli impatti negativi potenziali, nonché il prepararsi adeguatamente all’emergenza, predisponendo le risorse umane, le strutture e i mezzi necessari.

La prevenzione passa soprattutto attraverso la diffusione tra i cittadini e gli operatori specializzati delle conoscenze per affrontare correttamente le emergenze e per sviluppare comportamenti sociali ed organizzativi in grado di minimizzare il rischio. A tale proposito il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile ha attivato dal 2011 una campagna di comunicazione/formazione sui rischi specifici e le buone pratiche di protezione civile denominata “Io no n rischio”. La campagna ha come obiettivo la diffusione capillare presso i cittadini dei rischi specifici di protezione civile (terremoto, alluvione, maremoto) e delle buone pratiche da attuare in caso di necessità, stimolando tutti a divenire proattivi e parte integrante della rete di protezione civile. La campagna nazionale “Io non rischio” si svolge ogni anno a metà ottobre nelle piazza italiane dove protagonisti sono, oltre ai cittadini, i volontari di protezione civile dei gruppi comunali e delle associazioni che sono organizzati dalla protezione civile regionale.

Per partecipare all’iniziativa e organizzare una piazza “Io non rischio” è necessario far pervenire la propria candidatura alla Protezione civile regionale garantendo un minimo di 10 volontari che partecipino ad un percorso formativo di 4 giornate.

Formazione

L'attività di protezione civile non può prescindere da iniziative di formazione dedicate sia ai volontari, per creare una base culturale uniforme e implementare le loro conoscenze e abilità, sia ai giovani in età scolare, affinché argomenti come prevenzione, soccorso e volontariato diventino parte integrante della cultura dei cittadini di domani.

Per il volontariato la Protezione civile regionale ha realizzato a partire dal 2001 e in collaborazione con l’Università degli Studi di Udine – Dipartimento Economia, Società e Territorio, un Progetto di formazione permanente rivolto agli operatori di protezione civile della Regione Friuli Venezia Giulia cui è seguita la creazione di un nucleo formativo locale composto dalle figure del manager formativo e del mediatore tecnologico che opererano come punti di riferimento per i volontari e come interlocutori della Protezione Civile Regionale.

Chi diventa volontario di Protezione Civile a seguito di iscrizione a un Gruppo Comunale, riceve una formazione generale obbligatoria e specialistica facoltativa, secondo un calendario formativo interdisciplinare, specialistico e in continuo aggiornamento. La formazione per tutti i volontari di Protezione Civile è gratuita.

Per le scuole le iniziative di educazione sono molteplici e specifiche per tutte le età e caratteristiche degli studenti, dai più piccoli fino alle ultime classi delle scuole superiori con un percorso di stage dedicato all’orientamento al volontariato di protezione civile che si svolge ogni anno in primavera a Lignano Sabbiadoro presso il Villaggio Ge.Tur. Questo organico percorso ha come obiettivi la formazione di  cittadini consapevoli e preparati e la promozione della partecipazione.

Emergenze

Esercitazioni, Prevenzione e Formazione sono funzionali a garantire la massima efficacia ed efficienza in emergenza, o comunque in situazioni di allerta. Le emergenze sono suddivise, a seconda dell’estensione geografica, del rischio e del danno in tipologie:

  • eventi naturali o antropici che possono essere fronteggiati mediante interventi dei singoli enti e amministrazioni competenti in via ordinaria. Tali emergenze si verificano a livello comunale e sono caratterizzate da rischi o danni  limitati e circoscritti al territorio comunale
  • eventi naturali o antropici che per natura o estensione comportino l’intervento coordinato di più enti o amministrazioni competenti in via ordinaria. Queste emergenze riguardano il territorio di più Comuni se non di tutta la Regione, i rischi e i danni coinvolgono l’intera struttura integrata di protezione civile regionale
  • calamità naturali, catastrofi o altri eventi che per intensità ed estensione debbano essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari. Tali emergenze sono di gravità tale, da non rendere sufficiente l’intervento delle forze di protezione civile della singola Regione in cui si sono verificate, ma richiedono la mobilitazione delle forze di protezione civile a livello nazionale.

Ricordiamo infine le calamità che coinvolgono paesi terzi che per gravità richiedono la mobilitazione delle forze di protezione civile a livello internazionale. 

Il sistema integrato regionale di protezione civile interviene inoltre, quando il rischio per l’incolumità delle persone presenti sia consistente e quindi ci sia la necessità di garantire la “protezione dei civili”; se tale protezione non riesce però ad essere garantita dalle Forze istituzionali a ciò preposte (Vigili Urbani, Polizia, Carabinieri, Istituzioni sanitarie) si rende necessario il supporto dei gruppi comunali di volontari.