Esercitazione congiunta di Protezione civile Friuli Venezia Giulia - Emilia Romagna denominata "Cerchio 2012"

27-29 aprile 2012
Pavia di Udine (UD) e Montereale Valcellina (PN)

Dal 27 al 29 aprile 2012 si è svolta nei territori comunali di Pavia di Udine e di Montereale Valcellina un'esercitazione congiunte di Protezione civile a cui hanno preso parte i Gruppi comunali di Protezione civile di: Aviano, Bicinicco, Cividale del Friuli, Fogliano Redipuglia, Gradisca d’Isonzo, Maniago, Montereale Valcellina, Pavia di Udine, Pordenone, Ronchi dei Legionari, San Dorligo della Valle e San Giovanni al Natisone, i volontari di Protezione civile dell’ANA di Udine, i volontari FederVAB Emilia-Romagna, la Croce Rossa Italiana, personale del Corpo Forestale Regionale.
L'evento è scaturito a seguito del sodalizio nato fra i volontari delle due regioni durante la campagna AIB in Puglia dell’estate 2011, dopo le “prove tecniche” tenutesi lo scorso autunno in Emilia Romagna, si è ritenuto opportuno continuare il cammino di confronto intrapreso con una prova sul campo in terra friulana.
L’esercitazione ha previsto, nella giornata di venerdì, l’allestimento di un campo presso la sede di Protezione civile di Pavia di Udine. Sabato i volontari hanno svolto un'attività di antincendio boschivo: è stato infatti svolto un intervento in cui si è simulato di contrastare un incendio nel territorio di Montereale Valcellina. Domenica lo scenario ha  previsto un intervento per rischio idrogeologico a seguito di un fortunale occorso sul territorio di Pavia di Udine.
Durante l’intervento AIB la FederVab si è cimentata nell’uso dei soffiatori ed ha sperimentato la relativa tecnica di spegnimento che non è prevista nel suo protocollo operativo.
L’intervento idrogeologico ha evidenziato che le due realtà possono cooperare assieme anche in presenza di diversi protocolli d'intervento, per garantire il coordinamento fra le stesse è risultato fondamentale il ruolo gestionale delle singole squadre svolto da parte dei capisquadra.
Infine di particolare rilievo è risultato il ruolo del coordinamento interforze, che attraverso l’utilizzo della rete radio regionale, ha dato modo a tutti gli attori in gioco di comprendere a fondo i limiti ma soprattutto le potenzialità delle risorse che ciascuna struttura ha messo in campo.
L’esperienza è risultata altamente costruttiva in quanto i volontari si sono potuti confrontare sia per quanto concerne le procedure operative sia per quanto concerne quelle di indirizzo e direzione delle operazioni. Tale clima di confronto e crescita si è poi sviluppato e articolato ulteriormente durante i momenti di socializzazione che i volontari hanno vissuto assieme durante la permanenza all’interno del campo base.