Domenica 17 novembre 2013, in località Santa Croce a Trieste, si è svolta un'attività addestrativa di ricerca persone disperse al fine di poter migliorare il servizio prestato in caso di intervento. La manovra congiunta tra il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, Protezione civile (squadre comunali di Trieste e Gorizia), Vigili del Fuoco di Trieste, 118 e Sipem (Società Italiana Psicologi dell’Emergenza), ha visto l’impiego di circa 100 persone: una ventina le squadre create ed assegnate ad altrettante aree di ricerca per il ritrovamento di 9 figuranti. La base operativa e le squadre di ricerca (sia in battuta sistematica che cinofila) sono stati i due punti focali intorno ai quali è ruotata l’esercitazione.
- La base ha svolto un duplice ruolo: da un lato ha curato il coordinamento delle operazioni di ricerca, avvalendosi anche dell’aiuto di supporti informatici, provvedendo alla registrazione dei volontari e alla creazione e disposizione delle squadre sul territorio in base a criteri specifici; dall'altro ha perseguito un obiettivo formativo per i capisquadra dei gruppi comunali di Protezione civile intervenuti e per alcuni psicologi, portandoli a conoscenza delle dinamiche che caratterizzano la gestione e le varie problematiche di un intervento di ricerca. Presenti in base due tecnici di ricerca del Soccorso Alpino di Trieste, Capostazione, coadiuvati da personale di Protezione civile, e due Vigili del fuoco di Trieste che hanno gestito due squadre composte da loro colleghi.
- Le squadre di ricerca per la battuta sistematica erano composte da 6/8 volontari Protezione civile e da uno o due volontari del CNSAS. L'intenzione proposta per la giornata è stata quella di migliorare la tecnica di ricerca, comprendere aspetti e problematiche di vario genere che si incontrano in questo tipo di interventi. Inizialmente alle squadre sono state assegnate delle zone di ricerca; ad ogni singola squadra è stata fatta una rapida formazione teorica sul comportamento e la movimentazione in zone impervie, nonché organizzazione della squadra, cartografia, comunicazioni radio, etc. Nella prima fase di battuta, una volta raggiunta la zona assegnata, il ruolo dei tecnici del CNSAS è stato quello di gestire e organizzare le squadre con l'intenzione di formare al meglio il gruppo di volontari Protezione civile e nella fase successiva delegare il comando della squadra alternando i diversi ruoli possibili, per capire difficoltà e problematiche che inevitabilmente si vengono a creare. Le squadre cinofile composte da personale del CNSAS e della Protezione civile hanno eseguito diverse battute di ricerche dimostrando sempre grande professionalità e autonomia di ricerca. La Sipem, composta da volontari psicologi, ha collaborato in base per la gestione dei dispersi critici affetti da varie problematiche come schizofrenia e sindrome di Down. Tali dispersi, per l’occasione impersonati da personale Sipem, hanno dato l'opportunità ai volontari in ricerca di affrontare sul campo situazioni critiche legate a patologie che richiedono indubbiamente delicatezza e attenzione nell'approccio. Durante l’esercitazione è stato inoltre utilizzato anche il sistema di geolocalizzazione in tempo reale sviluppato nell’ambito del progetto europeo ALPSAR, che vede CNSAS FVG e Protezione civile della Regione collaborare in sinergia con le omologhe strutture della Slovenia. Questo sistema permette uno scambio di dati condiviso in tempo reale tra gli enti coinvolti nelle ricerche, attraverso un webgis dedicato. L'esito di questa giornata è stato importante e positivo, facendo comprendere, una volta in più, l'importanza del lavoro di squadra, la capacità di risolvere le difficoltà per poi raggiungere lo scopo prefissato, ovvero riportare a casa la persona dispersa nel minor tempo possibile.
Il capostazione CNSAS stazione di Trieste
Stefano Perper