Coordinamento svolto dalla Sala Operativa Regionale degli interventi dei Gruppi comunali di Protezione civile a seguito delle abbondanti piogge dei giorni 4 e 5 gennaio 2014

4 e 5 gennaio 2014
Friuli Venezia Giulia

Dal tardo pomeriggio di sabato 4 gennaio 2014 la regione Friuli Venezia Giulia è stata interessata da intense precipitazioni in particolare sulla fascia prealpina orientale. Le abbondanti precipitazioni sono proseguite anche nella giornata del 5 gennaio.
Nella giornata del 4 gennaio le precipitazioni hanno causato diversi allagamenti di strade nella zona di Sequals, dove la strada provinciale 34 Lestans-Sequals è rimasta chiusa per circa tre ore, a Castelnovo del Friuli lungo la strada provinciale in località Rizzos e Borgo Ampiano, ad Azzano Decimo, e nei comuni di Prata di Pordenone, Pasiano di Pordenone e Caneva. Alcuni volontari del gruppo comunale di Barcis hanno presidiato per tutta la notte tra il 4 e 5 gennaio il ponte sulla SR 251 all’altezza del torrente Varma, la strada è rimasta tuttavia percorribile. Altri allagamenti hanno interessato la zona collinare tra i comuni di Cassacco, Osoppo, Gemona, Tricesimo e Tarcento. Si sono verificati inoltre alcuni piccoli smottamenti nella zona di Castelnovo del Friuli, Pinzano, Manzano e San Leonardo.
Sulla costa, a causa dei forti venti provenienti da Sud, venti che a Grado hanno registrato raffiche attorno ai 50 km/h, si è verificato il fenomeno dell’acqua alta che ha raggiunto alla centralina di rilevamento di Grado un valore massimo pari a 1,18 metri alle ore 01:10 di domenica 5 gennaio senza però creare particolari problemi. Sul posto erano operativi i volontari del gruppo comunale di Grado che alle ore 2:00 hanno comunicato il termine delle attività.
Nella serata del 4 gennaio hanno operato in totale una sessantina di volontari impegnati in attività di monitoraggio territorio, svuotamento di scantinati allagati, pulizia tombini per consentire il regolare deflusso dell’acqua piovana e al posizionamento di segnaletica e cartellonistica stradale nelle zone allagate. È stato attivato il servizio di piena lungo il Livenza.

Nella giornata di domenica 5 gennaio a causa delle persistenti precipitazioni si sono verificati diversi allagamenti di strade, sottopassi e scantinati in 50 comuni della pianura udinese e dell’Isontino.
La Provincia di Pordenone ha provveduto alla chiusura dei guadi di Rauscedo, Murlis sul fiume Meduna e quelli sul torrente Malina.
Tutti i livelli dei corsi d’acqua sono stati costantemente monitorati dalla Sala Operativa Regionale e dai volontari di Protezione civile. In particolare i volontari hanno presidiato il torrente Varma in comune di Barcis, il torrente Cormor tra Udine, Carlino e Muzzana del Turgnano.
Nel corso della notte tra il 4 e 5 gennaio si è verificato il picco di piena del fiume Tagliamento a Venzone, con livelli poco superiori a quello di guardia, e del fiume Livenza a San Cassiano di Brugnera, dove è stato attivato il servizio di piena.
Le maggiori precipitazioni verificatosi sui settori orientali hanno determinato la piena dei corsi d’acqua del bacino dell’Isonzo e dei sottobacini del Torre, Natisone, Judrio e Vipacco.
Il fiume Isonzo ha raggiunto la massima portata a valle di Salcano con circa 1500 mc/s alle ore 11 di domenica 5 gennaio, raggiungendo il livello massimo di 8.43m all’idrometro di Gradisca (livello di guardia a 7.80m) alle ore 14, per poi iniziare lentamente a scendere.
Il fiume Vipacco alle 16.30 del 5 gennaio ha raggiunto una portata massima di circa 320 mc/sec alla stazione slovena di Merna, con un livello massimo a Savogna di 5.87 m alle ore 14, in concomitanza con le massime portate dell’Isonzo.
Le maggiori criticità si sono riscontrate lungo le sponde del Vipacco nelle località di Rupa e Gabria in comune di Savogna d’Isonzo, dove hanno operando tecnici della Protezione civile e volontari di diversi gruppi comunali per il monitoraggio e per interventi di presidio delle abitazioni lambite dalle acque del fiume.
Gli interventi già realizzati a Gabria dalla Protezione civile della Regione a seguito dei precedenti eventi alluvionali hanno efficacemente protetto le aree abitate in località Gabria. Altri finanziamenti sono già stati assegnati al comune di Savogna per la messa in sicurezza della località Rupa, il cui progetto è in fase di approvazione presso i competenti uffici.
Tutti i corsi d’acqua del bacino dell’Isonzo sono stati costantemente tenuti sotto osservazione da volontari e dai tecnici della Protezione civile e del Servizio Difesa del Suolo della Regione. È stato attivato il servizio di piena su Torre, Judrio e Isonzo.
A causa del maltempo, hanno operato in totale circa 250 volontari di circa 50 comuni, impegnati in attività di monitoraggio territorio, svuotamento di scantinati allagati e pulizia tombini per permettere alla pioggia di defluire e non allagare le strade, nonché per il posizionamento di sacchetti di sabbia e segnaletica nelle zone allagate.

Valori monitorati dalla Sala operativa:

La rete idrometeorologica in tempo reale della Protezione civile regionale ha rilevato alle ore 17.00 del 5 gennaio i seguenti valori cumulati di piovosità:

Stazione meteo - mm rilevati ultima ora

Stazione meteo - mm rilevati ultime 6 ore

Stazione meteo - mm rilevati ultime 12 ore

Stazione meteo - mm rilevati ultime 24 ore

Stazione meteo - mm rilevati ultime 48 ore

Pulfero - 12 mm

Fagagna - 41 mm

Monfalcone - 72 mm

Uccea - 256 mm

Uccea - 290 mm

Stregna - 11 mm

Treppo Grande - 40 mm

Uccea - 70 mm

Coritis - 218 mm

Coritis - 250 mm

Azzida - 11 mm

Pantianicco - 39 mm

Doberdò - 67 mm

Taipana - 200 mm

Taipana - 246 mm