Rischio valanghivo

Ultimo bollettino valanghe

Rischio e pericolo di valanghe nel Friuli Venezia Giulia

Tutto l’arco alpino, e quindi anche le montagne del Friuli Venezia Giulia, sono interessate da caduta di valanghe che ogni anno provocano decine di morti e danni considerevoli a boschi, strade, centri abitati. L’entità di questi fenomeni rende quindi necessaria un’attività mirata alla sicurezza di chi vive, opera o semplicemente si sposta in territorio montano innevato. Ciò ha notevoli implicazioni in settori diversi che vanno dalla protezione civile alla pianificazione territoriale, dalla valutazione di impatto ambientale alla difesa del suolo e dell’assetto idrogeologico, dall’organizzazione degli apparati amministrativi alle professioni della montagna, allo sviluppo del turismo.

Per meglio comprendere il problema e le attività messe in atto a tutela della pubblica incolumità, sono forse opportune alcune premesse.

Che cos’è una valanga? “Massa di neve che precipita a valle ingrossandosi progressivamente e trascinando con se tutto quello che incontra”. Questa definizione tratta dal Dizionario Garzanti della lingua italiana riporta, sia pure in maniera ancora poco precisa, una definizione di che cosa sia il fenomeno naturale sul quale vi daremo alcuni ragguagli in questa finestra.

Valanghe sul versante ovest del monte Tremol
Valanghe sul versante ovest del monte Tremol

Da un punto di vista più tecnico, le precipitazioni nevose che si verificano durante una stagione, si sovrappongono cronologicamente formando strati con caratteristiche fisiche e meccaniche differenti, che tendono a sviluppare forze e tensioni che, sotto l’influsso della pendenza, non sempre si controbilanciano: se questi movimenti avvengono velocemente, abbiamo una valanga.

È necessario, preliminarmente, dare due ulteriori definizioni riguardanti due termini spesso utilizzati, trattando di valanghe, quali sinonimi: pericolo e rischio.

Pericolo si definisce “la possibilità e la probabilità dell’evento valanghivo” con tutte le sue caratterizzazioni tecniche (tempi di ritorno, intensità, ecc.). Non si tiene qui in conto l’influenza della valanga sull’attività umana: date uguali condizioni di neve, temperatura, pendenza e altro, il pericolo è lo stesso, sia in una sperduta zona dell’Alaska, sia in una stazione sciistica delle Alpi.

Quando si tenga in considerazione, oltre al pericolo, anche la gravità dei danni prodotti dall’evento a carico dei beni vulnerabili (vite umane, abitazioni, infrastrutture, ecc.), si parla di rischio.

Quindi 
rischio = pericolo × vulnerabilità

Il pericolo è una variabile che, nel campo delle valanghe, può essere valutato: a tale fine è necessaria la raccolta di una mole considerevole di dati che, per semplificare, possono essere inquadrati in due categorie: dati cartografici, che inquadrano in un contesto territoriale le aree percorse o percorribili dagli eventi valanghivi, e dati nivometeorologici, che permettono di stimare la stabilità del manto nevoso e quindi il pericolo di caduta di valanghe.

Opere di ritenuta della neve
Opere di ritenuta della neve

Poiché non è pensabile intervenire su tutto il territorio montano con opere mirate alla eliminazione del pericolo di valanghe, si rende necessario attivare delle misure per ridurre il rischio, operando con misure di prevenzione sulle sole aree dove la presenza di elementi vulnerabili lo renda necessario.

  • Cartografia siti valanghivi. Sulla base dei dati cartografici relativi alla valanghe cadute o ai siti che per pendenza, esposizione e copertura vegetale possano essere considerati potenzialmente soggetti a valanga, si è provveduto, con metodologie accettate a livello internazionale, alla redazione della CLPV (Carta di localizzazione probabile delle valanghe), redatta in scala 1:25.000. Tali documenti costituiscono una cartografia di base, con funzioni di pianificazione di massima. Qualora si ritenga di dover utilizzare aree poste in valanga, o in prossimità di essa, si rendono necessari studi più dettagliati, che portano a definire, per i luoghi interessati, tempi di ritorno e pressioni massime prevedibili, fattori questi che determinano qualità e la quantità delle espansioni o delle nuove infrastrutturazioni. Questi documenti sono redatti da tecnici specializzati in scala 1:5.000 o maggiore.

  • Misure strutturali. Se invece ci troviamo davanti alla possibilità che un bene, o meglio ancora un luogo frequentato da persone, possa essere travolto da una valanga, si possono attivare misure strutturali o gestionali delle valanghe: opere di ritenuta della neve in zona di distacco, opere di deviazione o di frenaggio delle valanghe, opere di protezione a valle (gallerie antivalanga, cunei spartitori).

  • Misure gestionali. Il distacco programmato delle valanghe consiste nel fare scendere una valanga, mediante esplosioni, ogni qual volta lo spessore della nuova neve raggiunge una misura predeterminata. In tal modo il fenomeno valanghivo si sviluppa senza raggiungere zone sensibili, riducendo nel contempo lo spessore del manto nevoso che, in assenza dell’intervento, potrebbe raggiungere la massa critica che consentirebbe alla valanga di provocare i danni temuti.

  • Previsione valanghe. Non sempre, però, tutte queste operazioni sono applicabili: basti solo pensare alle attività che possono essere liberamente intraprese in zone soggette a valanga (sci alpinismo, alpinismo, ecc.). In questo caso l’unica possibilità per ridurre il rischio per le persone è quella di un avvertimento preventivo dei possibili pericoli che si incontreranno sul terreno innevato.


Ecco quindi la necessità di un bollettino valanghe, un documento strutturato in tre parti: ad una parte descrittiva della situazione meteorologica e nivologica attuale, che illustra il grado presente di pericolo, fa seguito una succinta indicazione del tempo previsto per le 48-72 ore successive. L’influenza che queste condizioni meteo eserciteranno sulla stabilità del manto nevoso conduce alla terza parte, la valutazione del pericolo di valanghe per il successivo periodo di validità. 
Gli uffici regionali preposti, emettono il bollettino in genere tre volte alla settimana, al lunedì, mercoledì e venerdì; in condizioni eccezionali possono essere emessi bollettini straordinari. Il grado di pericolo viene evidenziato utilizzando la Scala europea del pericolo di valanghe, qui sotto riportata.

Rilievi del manto nevoso
Rilievi del manto nevoso

Ma da dove provengono i dati che permettono la redazione del bollettino? La rete di monitoraggio nivometeorologico della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia è composta da stazioni manuali e da stazioni automatiche che, con cadenze diverse, misurano i parametri che maggiormente influenzano la stabilità del manto nevoso: temperatura, vento, precipitazioni. Nelle stazioni operate da rilevatori, si eseguono anche osservazioni e misure non possibili in modo automatico: misurazione della densità della neve e della temperatura all’interno di essa, valutazione delle caratteristiche superficiali della neve, osservazione delle valanghe cadute.

 

Vi sono poi degli altri campi di rilevamento dove vengono eseguite misure e osservazioni per la valutazione della composizione e quindi della stabilità del manto nevoso: sono le cosiddette prove penetrometrico-stratigrafiche che vengono eseguite con cadenza settimanale. Durante queste prove vengono effettuate misurazioni della resistenza alla penetrazione ed al taglio dei vari strati che compongono la coltre nevosa; ne vengono misurate anche la temperatura e la densità, e vengono stimate, con l’ausilio di lenti e piastrine, forma, dimensione e umidità dei grani di neve.

Rilievi del manto nevoso
Attività di supporto alla ricerca di travolti da valanghe: esercitazione ricerca tramite A.R.V.A
Attività di supporto alla ricerca di travolti da valanghe: esercitazione ricerca tramite sondaggio
Attività di supporto alla ricerca di travolti da valanghe: esercitazione ricerca tramite sondaggio
 Attività di supporto alla ricerca di travolti da valanghe: esercitazione ricerca tramite sondaggio
Attività di supporto alla ricerca di travolti da valanghe: esercitazione ricerca tramite sondaggio