La RSFVG è attualmente costituita da 15 stazioni in teletrasmissione, localizzate prevalentemente nell’area pedemontana e montana del Friuli (Fig. 1). Sono situate in siti a basso disturbo ambientale di modo da discriminare gli eventi sismici di bassa energia. Di queste 15 stazioni, 14 sono equipaggiate con sensore sismometrico Lennartz da 1 Hz a tre componenti. La sola stazione di Talmassons (TLI) è dotata di sismometri verticale MARK L4C da 1 Hz monocomponente, situato in un pozzo di circa 100 metri. Inoltre sono in funzione tre accelerometri del tipo Kinemetrics 3D. Le stazioni remote sono collegate con il centro di acquisizione dati del CRS ad Udine attraverso dei ponti radio. La velocità di trasmissione dati è di 19200 bits/s.
Il monitoraggio sismico del Friuli Venezia Giulia, soprattutto della sua parte occidentale, si avvantaggia dell’uso dalle sei stazioni della Rete Sismologica del Veneto: Alpe Caloria (AFL), Forcella Aurine (FAU), Cima Grappa (CGRP), Jesolo (IESO), Montello (MTLO) e Teolo (TEOL) (Fig. 1).
Alle 15 stazioni a corto periodo della RSFVG si aggiungono 5 stazioni a banda larga situate a Trieste (TRI), Villanova delle Grotte (VINO), Cimolais (CIMO), Udine (CUSI) e Acomizza (ACOM). Di queste, CIMO e CUSI sono proprietà dell’OGS, TRI e VINO sono in comproprietà con il Dipartimento di Scienze della Terra (DST) dell’Università di Trieste, mentre ACOM è stata realizzata dal CRS nel 2003 nell’ambito del progetto Interreg IIIA Reti sismologiche nelle Alpi sud-orientali con strumentazione di proprietà della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

Stazioni della rete sismometrica